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La Risposta (FatFat RMX)
01:43
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Dal cassetto setto sogni su cassetta
Metto me su nastro con la voce come seta
La tua lei mi sente, spero tu non te la senta
La domanda è sempre “oh, ma chi è questo che rappa?”
Tizio dal bancone con il bar vicino
Uomo col boccale mentre chiedi ancora un giro
Conto da pagare ma si stecca col vicino
Libro che non leggi nella metro giù al mattino
Attivo mine di cristallo, metriche che affino
No minime né mimiche, tu metti me e ti stiro
Se la concezione è stallo, resetto, disattivo
Reietto formatto, ti domando chi sia il tipo
Quello che ti passa accanto canticchiando cabrio
Me dalle sue casse, la voce come stadio
Pensa alla sua bella, lei aspetta una risposta
Ma la risposta è sempre FF è roba tosta
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2. |
Cicli (FatFat RMX)
03:00
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Rincorro giorni ed apro cicli, solo
Acciaio come Robbie con le bici, yolo
A giro maglia rosa per la crono, foro
Sempre e solo (mono) proprio come il mix
Imprevisti a vista, avvisto, avviso dopo
Spostami il biglietto per il volo, arrivo dopo
Controllo il cerchio, fammi il coro
Tanti nel tracollo di sto mondo ma non mi consolo
Per caso una sera la ritrovo
Un altro giorno altro, guarda con lo sguardo vuoto
Parco, non ne voglio più sapere d’altro
Ma…parliamo d’altro, dai…balliamo intanto?
Ed è lo sbarco su Plutone
Le mie parole buone già in volata con Platone
Pensieri di fanfare, salpare è un’occasione
Prendi fiato con l’ottone
La percussione è valvolare
Il mio lasciarmi andare personale, passionale
Così com’è, al naturale
Come il sole in cielo, come un temporale
Scoppia nel tuo monolocale
Ti sembrerà banale però non l’aspettavo
Non ti cercavo, non ti guardavo, pensavo
Credevo che non fosse il caso
Di metter mano e naso
Nella guépiere di raso…
E invece adesso sono qua
E invece adesso sono qua
E invece adesso sono qua
Fragili, se piove fango fradici
Fatti male e magici, a mali estremi, a mani e piedi
Agili, per senterci facili, battimano tragici cerca rimedi,
Pensieri neri i miei…
Davvero meriti i miei metodi?!
I miei modi sintetici, ermetici, s’intende sì
Benché sentendoci
Non siamo certo esempi meritevoli
Di relazioni stabili e durevoli, noi
Né complici né coniugi, dopo un gin tonic
Avvolti nel futon fotonici - accenti allofoni
all’occorrenza apolidi e laconici
Tra lacrime e miserie, pensieri cronici
Ho i codici d’accesso al portone
Le veneziane nuove e il sapone migliore
M’immagino il vapore e il sapore in ascensore
Col gatto tra le aiuole…
Persiane sul cortile, non so come dormire
Forse dovrei mentirti, partire e sparire,
Dirti che non mi piace, lasciarci bene in pace
E pace…e invece no, perché adesso...
ardore quando il come trova il dove lì vicino
Contingenza spinge, e vuole il tris anche al mattino
Col pantalone il felpone e la camicia sempre a tiro
L’eco dei passanti nell’androne, è un casino…
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3. |
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Soldi fanno soldi, soldi fanno sordi (soldi)
Soldi fanno sogni solo se non dormi (soldi)
Soldi e ancora soldi, solo per i soldi
Interessi e conti dimmi quanti soldi fai (soldi)
Faccio profitto su profitto, profiterol
Quando il momento mi è propizio, approfitterò,
coi compagni di merengue, merenguerò,
questo mondo poi quell’altro…meringhe o no?
Stoico sto, tipo stalk al sacco,
Colazione a pranzo, banconote al banco
Taglio grosso taglio - jetlag sbarco
Sbanco per il ladro, manco furto e scasso
Intasco il guadagno e l’incasso
Il plauso e l’incastro
Tonica e taggiasco
All’ingrosso all’ingresso all’ingrasso
Un buttafuoco adesso
Con la tipa fa il gradasso
La notte inghiotte botte e blocca giorni al passo
Acqua sulla faccia, freccia poi sorpasso
Il surplus dalla feccia è uno spasso
Spicci dallo spaccio, spinti nello spazio
Mi piace farlo, toccarlo, contarlo
In capa come un tarlo - per poi raccontarlo
Puoi riciclarlo, cercarlo, prestarlo
Se sporco puoi lavarlo, non puoi campionarlo mai (mai)
Se tanto puoi buttarlo o farci un incendio
Azioni da compendio oltre lo stipendio
Dici che non sai? non ne sei degno
Senza alcun contegno, al banco del pegno (vai)
Soldi fanno soldi soldi fanno sordi (soldi)
Soldi fanno sogni solo se non dormi (soldi)
Soldi e ancora soldi solo per i soldi
Interessi e conti dimmi quanti soldi fai (soldi)
Il soldo non è tutto e questo è certo
Ma tutto fa sì che tu ne voglia e stia coperto
Ipocrisia di borghesia vola via col vento
Pensi che se spoglia la mia non abbia senso, o no?
Sterco del demonio come dice il Drugo
Conio nuovo conio e mentre conio sturo
Autonomo nel monitor col monitor carburo
Assidero in assolo con il gruppo non fatturo
Manco troppo astuto poi chi mangia solo e sgozza
Chi pensa alla sua panza e scorda la sua sorta (chi?)
Quando l’erba cambia l’erta porta pane e sale
Vediamo poi se conta o no un buon commensale
Conosco mille storie mille strade bene e male
Qualcuno una cambiale o un romanzo criminale
Non per discriminare ma il destino che accomuna
Ognuno di sé è fautore della sua fortuna
Soldi fanno soldi soldi fanno sordi (soldi)
Soldi fanno sogni solo se non dormi (soldi)
Soldi e ancora soldi solo per i soldi
Interessi e conti dimmi quanti soldi fai (soldi)
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4. |
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[Intro]
Da bar a bar Marakas a Caracas
Da bar a bar Marakas a Caracas
Da bar a bar Parigi Dakar
Da bar a bar Parigi Dakar
Da bar a bar Parigi Dakar
Da bar a bar Vavavuma
[Strofa 1]
Parigi Dakar da bar a bar
Maracas a Caracas bim-bum-bam
Samba fino all’alba, velocità
Dolcevita, malavita, Cinecittà
Via da qua, RCK Clan,
stampa mega rap, fam, wahgwaan?!
Lisci a bam bam, striscia sul clap
Pronti di già, portatemi al club!
Resta qua, guarda come vivo
Pasionario visionario con peligro compulsivo
Ossessivo, diciassette me nel giro
Aggressivo re, lascia a me quel diversivo
Desaparecido da anni
Conosco questo posto perché vivo i suoi drammi
Armi nello sguardo, quando guardo decido
T’arrivo sotto casa sono pronto al martirio al mattino
La madama ronda ma l’impronta conta poco
Notte fonda, botta fionda, todo loco
Uno m’ha parlato ma sto fatto e non lo cago
Parte un altro giro e a sto giro strozzo e calo
Tutto quel che devo lo pago
Tutto quel che bevo fa lago
Tutto quel che dico, chiaro
Piombo a tempo come Fumo e poi lo sparo
Ottonoveunoduesei, man, ricominciamo
[Ritornello]
Parigi Dakar da bar a bar
Maracas a Caracas bim-bum-bam
Parigi Dakar da bar a bar
Maracas a Caracas bim-bum-bam
[Strofa 2]
Non basta mezza gamba para bailar la bamba
Quando attacca la banda, bim-bum-bam
Movida tipo rambla quando tace la banda
Lunapark Barça, arriviamo ad Amsterdam
...E la vicina salta pure
La paranza s’alza, la serranda chiude
Random sarabanda, parla meno e stura
Charas, Nangaparbat, paura…
UH-UH...è finanza oppure pula?
Luci blu di piazza, ulula alla luna
Calma due secondi, Johnny, una sambuca
Schiamazzi, Roma-Zanzibar via San Luca
Supadupa, tengo solo il check scientifico
Spaccami la ciolla col tuo finto rap ridicolo
Copiami la mossa di chi affossa giù nel vicolo
Porti anche un po' male, mi gratterò un testicolo
Allitterro che allattano, sciroppo giallo ittero
Preciso funk svizzero, magnifico giannizzero
Lettere che schizzano di spirito e di flow
Benedicono me, FFiume Mekong
Ancora un altro shot, Ron diplomatico
Fetta d’arancia, ghiaccio fresh stile asiatico
Momento estatico, come dopo l’atto pratico
Ottonoveunoduesei, scene di panico...
[Ritornello X2]
Parigi Dakar da bar a bar
Maracas a Caracas bimbumbam
Parigi Dakar da bar a bar
Maracas a Caracas bimbumbam
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5. |
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Babylonia in bus col funk dal piano alto
Expat rap, Zbuk al plug, Clas al cambio
A zig zag in città tra muri e tag mi espando
Un altro come, un altro dove, un altro quando
Quando - dalla sorgente coerente spargo
Soul tra le onde per l’impianto, ultimo tango, tatto
Mediterraneo, Pino Mango
F con la F, due maiuscole, ti raccomando
Col feel in testa, chill, no thriller
Telecinesi killer, sintassi in stile River
Speaker come Ra da seguire tipo leader
In sintesi, con la band, Steve Miller
Con la Kappa sulla targa di RC
Mpunnu stile GGD, scegli tempo tema e beat
Vandelli con l’Equipe, quick la mia release
Mandami in repeat, lo chiede anche la miss
Sì, mi scrive in pvt, manda props
Portamento ottanta nove cento top
Non stop finché blocco il passo al freeze
Velluto nella voce per il bis
Adora la mia mise, al mic la mia scioltezza
Si lascia tra le spire delle rime che accarezza
Quando la notte spezza la luce coi fantasmi
Sempre nelle cuffie a sussurrarle nuovi incastri
Lasciandoci alle spalle folle bolle gas e germi
Sei piedi sotto terra, questa wave con i vermi
Contagia ma non plagia, mangia, buca schermi
In lontananza plasma nella danza, pachidermi
Rimane come l’eco delle basse sul catrame
Il drop trai binari tra le masse, scambi e rame
Nel mare delle storie che non vuoi più navigare,
F con la F…andate in pace
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StrettoBlaster London, UK
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Digging into subcultures.
Est. 1993.
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